Set 26 2020 - Set 26 2020

Lamento funebre per Rocco Scotellaro

Lamento funebre per Rocco Scotellaro

Lamento funebre per Rocco Scotellaro, (1953) Matita e pennarello su carta telata, 71 x 101 cm Si tratta di uno dei bozzetti dell’opera pittorica il Lamento per Rocco Scotellaro, dipinto che Levi realizza per rendere omaggio alla prematura scomparsa dell’amico fraterno Rocco. Il tema è riproposto da Levi con lo stesso impianto pittorico: il corpo del poeta è vegliato dalle donne piangenti, la madre Francesca è sostenuta da due donne, mentre tutti intorno una serie di figure che completano la scena. Il disegno infatti presenta, come il dipinto, una composizione che ha riempito tutti gli spazi e che risulta carica di dolore e drammaticità nonostante le figure siano tratteggiate con lievi e rapidi segni. Il compianto per l’amico viene replicato da Levi in molte versioni, ma quello che raggiunge l’apice del coinvolgimento è quello presente nel grande telero di Lucania’61. Il disegno non è datato, ma si può collocare alla fine del 1953 in quanto preparatorio al Lamento.

Museo

Il Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale rappresenta un’unicità; uno spazio di documentazione e di approfondimento delle tematiche filosofiche, poetiche e opere d’arte sviluppate da Carlo Levi (Torino, 1902 – 1975) in oltre 73 anni di vita.  

Ancora

Il Museo Carlo Levi e della Questione Meridionale a Buccino ospita, in forma permanente, le opere pittoriche di Carlo Levi dal titolo “Il segno avvolgente di Carlo Levi: Volti, mito e natura”. Nelle opere, per lo più grandi pastelli e tecniche miste, databili dagli anni ‘50” agli anni ’60”, si può rileggere, alla luce di una viva tensione creativa e di un audace sperimentalismo tecnico, quasi l’intera produzione del pittore: ritratti, volti di contadini del sud, maternità, soggetti mitologici, (Narciso, Ulisse, Orfeo, Euridice); alberi morfologici e gli “amanti”, tema continuamente affiorante e rivisitato nella foga febbrile del colore-segno con il quale, avvicinandosi agli ultimi suoi anni, il vitalismo di Levi esplora e rinsalda l’inscindibile legame tra Eros e Thanatos. Accanto a questo nucleo centrale sono esposte una serie di opere scelte di litografie, acqueforti e incisioni che mettono in luce un aspetto meno noto della sua produzione, ma estremamente importante dalla fine degli anni “50” allorché Levi si dedicò con grande passione all’incisione con diverse edizioni – oggi introvabili – alla diffusione di alcuni suoi temi particolarmente cari, che divennero parte costitutiva della cultura visiva di allora. Nella sala didattica sono proposte, in formato digitale, una selezione delle opere pittoriche realizzate da Levi durante il confino e che rappresentano i personaggi e i luoghi del “Cristo si è fermato a Eboli”. D’altro canto, occorrerà inserire pienamente l’opera Carlo Levi in un rapporto fecondo con l’arte contemporanea, dialogando attivamente con le produzioni artistiche più recenti.
Date
  • Set 26 2020 - Set 26 2020

Curator
  • Rosaria Gaeta

Mar 9:30-13 / 16-18 Mer 9:30-13 Gio 9-13 / 16-18 Ven 9-13 Sab 9:30-13 Dom 9:30-13 Attualmente solo su prenotazione a info@fondazioneluigigaeta.it

Via C. Guerdile, Buccino (SA) +39 331 425 4712